L’Incontinenza Urinaria è una patologia frequente ed invalidante che condiziona enormemente la qualità della vita della donna e della coppia. Come si possono aiutare queste persone affette da IU? Primo passo: fare una diagnosi precoce del disturbo, così da limitare i danni fisici con trattamenti più brevi e sicuramente più efficaci.
Quando intervenire? Ai primissimi sintomi: la perdita anche di una sola goccia, dopo un salto, una risata o colpo di tosse; indipendentemente dall’età, senza vergogna è importate chiedere aiuto allo specialista.
Cosa si può fare? Stabilire la natura dell’incontinenza urinarie e verificare la presenza di eventuali patologie associate. Dopo un adeguato percorso diagnostico si può procedere al giusto trattamento con: terapie fisiche (esercizi semplici che le donne una volta imparati possono autogestirsi), spesso coadiuvate da terapie locali anche con ormoni bioidentici, per accelerare la guarigione. Nei casi più complessi con interventi chirurgici ma dopo un’adeguata preparazione della muscolatura pelvica.
È fondamentale il lavoro d’equipe per le differenti strategie terapeutiche: dipende dall’età della persona e da altre patologie associate. I professionisti coinvolti: certamente la ginecologa e l’urologo, la fisioterapista, l’osteopata e il personal Trainer. Professionisti che lavorano in sintonia in un’unica direzione: la terapia dell’incontinenza urinarie e delle altre patologie concomitanti.
Colpisce dal 10 al 20% delle donne di qualsiasi età, il 30% delle donne maggiori di 50 anni e il 77% delle donne anziane. Sebbene ci siano due momenti importanti della vita della donna in cui può iniziare l’IU: il post parto o l’arrivo della menopausa; il problema si riscontra anche nelle giovani atlete: si registra che abbiano Incontinenza il 48% , e spesso l’incontinenza si associa a disturbi della sessualità.