Due parole che sono l’epifenomeno di patologie femminili diffuse, differenti a volte semplici e più spesso molto complesse. Il bruciore è il sintomo delle disfunzioni sessuali da cause organiche più diffuse nella popolazione femminile: vulvodinia / vestibulite, sindrome genito-urinaria e ipertono della muscolatura pelvica.
Tali patologie colpiscono dal 20 a più del 40 % delle donne.
Queste condizioni causano dispareunia: bruciore e dolore durante i rapporti sessuali, oppure dopo, a volte associato a gonfiore dei genitali, sensazione di taglietti all’ingresso della vagina, secchezza, mancanza di lubrificazione, può durare poche ore oppure alcuni giorni dopo il rapporto.
Il bruciore è spesso confuso con sintomi da cistite perché si può presentare durante la minzione e può essere accompagnato da senso di peso. Il bruciore a volte è difficile da identificare e più spesso viene chiamato dalle donne direttamente cistite o candida, questo crea una grande confusione diagnostica e terapeutica, soprattutto crea dei mostruosi ritardi diagnostici e peggioramenti per terapie non appropriate e anche dannose.
La vestibulite comporta i sintomi descritti ed anche fastidio nel restare sedute, accavallare le gambe, indossare jeans, pantaloni attillati e biancheria intima stretta. Per la diagnosi è importante una accurata visita ginecologica e test diagnostici specifici. La terapia è complessa, multidisciplinare, e spesso lunga, ma è possibile guarire completamente.
La sindrome urogenitale tipica nella postmenopausa, è data da un livello ormonale inadeguato. Di più facile diagnosi e terapia colpisce comunque un vasto numero di donne che spesso sottovalutano il problema.
La muscolatura pelvica è disfunzionale nel 40% delle donne ed il bruciore intimo è uno dei sintomi causati dal muscolo ipertonico, la diagnosi deve essere fatta dal ginecologo competente, la terapia sarà necessariamente multidisciplinare.