Terapie ormonale sostitutiva

Cosa si intende per menopausa?

È un evento fisiologico, e cioè naturale, che si verifica nella vita di ogni donna. Consiste nella fine dei cicli mestruali e quindi del periodo fertile, per esaurimento della funzione ovarica.

Si definisce menopausa quando sono passati dodici mesi dall’ultimo ciclo mestruale. L’arco di tempo che precede la menopausa vera e propria è definito premenopausa; in questo periodo le donne possono avvertire una serie di modificazioni fisiche e sintomi legati alla progressiva diminuzione della produzione ormonale (estrogeni e progesterone). La fase successiva alla menopausa è detta postmenopausa.

Il termine climaterio si riferisce all’insieme di queste tre fasi.

Per quanto riguarda la premenopausa, essa inizia indicativamente alcuni anni prima dell’ultimo ciclo mestruale, ed è caratterizzata dalla comparsa dei tipici disturbi della menopausa; la loro intensità è tanto più marcata quanto più è ridotta la produzione ormonale da parte dell’ovaio che si sta esaurendo.

Per concludere, la donna va incontro a tutta una serie di modificazioni psico-fisiche più o meno evidenti, sia soggettivamente che obbiettivamente da parte del ginecologo.

Quali sono i sintomi

Per definizione, il periodo della post-menopausa (comunemente chiamato menopausa) non finisce mai. Possono esaurirsi alcuni sintomi, come ad esempio le vampate, ma con l’andare del tempo ne possono comparire altri, come ad esempio:

  • Una diminuzione delle capacità cognitive (processi di memorizzazione e capacità organizzativa)
  • Disturbi dell’umore (ansia, irritabilità, affaticabilità, appiattimento affettivo)
  • Riduzione della libido

I disturbi somatici più frequenti oltre alle vampate, che tipicamente insorgono più tardivamente, sono la secchezza delle mucose, associata a cistiti recidivanti e vulvodinia (sindrome urogenitale), dolore articolare ed infine lombalgia intensa da fratture di fragilità (cioè non traumatiche ma causate dall’osteoporosi) di vertebre, femore e polsi; è da sottolineare che spesso un’intensa lombalgia è l’unico sintomo di frattura vertebrale.

Cosa può fare la ginecologa in questa fase della vita della donna?
È importante che dia indicazioni alle pazienti su come avere uno stile di vita sano, attraverso una serie di buone pratiche, come un’attività fisica, anche moderata, ma costante, e una sana alimentazione, lavorando in modo estremamente personalizzato. Un contributo fondamentale è la prescrizione di una terapia ormonale sostitutiva; tuttavia la nostra attenzione va anche a persone che hanno avuto patologie per cui non è possibile somministrare una terapia a base di ormoni, nel qual caso vengono somministrate terapie disturbo-specifiche, cercando nuove ed appropriate soluzioni.

In cosa consiste la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)?

La nuova e innovativa proposta terapeutica consiste nella somministrazione orale/transdermica di farmaci ormonali bioidentici di nuova generazione cosiddetti “compounded”. Si tratta di preparazioni galeniche magistrali, e cioè medicinali preparati dai farmacisti su indicazione del medico prescrittore e destinati ad essere forniti ai pazienti tramite ricetta medica. Nel caso specifico i principi attivi somministrati sono steroidi sessuali, in particolare estriolo, progesterone, testosterone e DHEA. Il medico prescrittore può scegliere principi attivi disponibili anche di origine vegetale (dalla Dioscorrea villosa o a altre piante) differenziandosi così dagli ormoni bioidentici già in commercio.

La terapia di modulazione con ormoni bioidentici viene somministrata sotto prescrizione e adeguato controllo medico per valutarne la posologia e i modi di somministrazione; non vi sono controindicazioni ad eventuali modifiche sia a breve che a lungo termine dall’inizio dell’assunzione. Il vero punto di forza è, dunque, il rispetto della fisiologia della donna.

 

Cosa si intende per Terapia Transdermica?

La somministrazione via cerotti o gel permette il salto della metabolizzazione epatica; gli ormoni sessuali, essendo lipofili e di piccole dimensioni, attraversano in modo agevolato le cellule cutanee entrando in circolo più velocemente ed in modo continuo. Questo fa sì che la concentrazione ormonale sanguigna sia più stabile nel tempo, evitando così picchi ormonali e fasi di carenza fastidiose nelle 24 ore.

BISOGNEREBBE AUMENTARE LE VISITE GINECOLOGICHE INVECE SPESSO SUCCEDE IL CONTRARIO…

Fin dalla premenopausa, ovvero quando iniziano i primi sintomi e le prime irregolarità del ciclo, vi è l’indicazione di fare almeno un controllo annuale, spesso sono consigliati fino a due controlli all’anno, con l’obiettivo di monitorare un’eventuale progressione di segni e sintomi ed intervenire prima che i cambiamenti portati dalla diminuzione ormonale causino problematiche di difficile gestione.