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Ai nostri giorni sono numerosi i contenuti pubblicati sui social media riguardo farmaci, integratori alimentari e cosmetici venduti in farmacia, che possono sembrare informazioni oggettive e autorevoli, vista la fonte, e invece sono pubblicitร . Si trova un poโ di tutto: affermazioni sulla necessitร di โdetossificareโ periodicamente il fegato con appositi integratori, raccomandazioni di trattare la cistite con probiotici o il mal di schiena con antiossidanti, tutte prive di una solida base scientifica e presentate da operatori della salute, forti dellโautorevolezza della loro professione. Per indicare queste figure รจ stato coniato un nuovo termine nel mondo del marketing: pharmainfluencer.
Si tratta di influencer, cioรจ figure pubbliche che hanno creato intorno alla propria immagine una comunitร di follower su cui esercitano la loro influenza offrendo consigli di salute per condizionarne le preferenze nellโacquisto di farmaci, integratori e prodotti cosmetici.
Si tratta, dunque, di una professione riconosciuta, con dinamiche dichiarate alla luce del sole: figure pagate da aziende farmaceutiche per pubblicizzare i loro prodotti. Esiste persino unโagenzia di โtalent managementโ, la Blendistrict (profilo su Instagram @blendistrictitalia) che recluta gli influencer piรน promettenti e li fa incontrare con le aziende interessate in base ai loro ambiti di specializzazione, dalla cura della pelle agli integratori alimentari, dallโigiene intima femminile ai prodotti specifici per pazienti oncologici.